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viernes, 10 de junio de 2011

Buongiorno, Notte - Marco Bellocchio (2003)


TÍTULO Buongiorno, notte
AÑO 2003 
SUBTITULOS Si (Separados)
DURACIÓN 106 min.
DIRECTOR Marco Bellocchio
GUIÓN Marco Bellocchio, Daniela Ceselli (Novela: Anna Laura Braghetti & Paola Tavella)
MÚSICA Riccardo Giagni
FOTOGRAFÍA Pasquale Mari
REPARTO Luigi Lo Cascio, Maya Sansa, Roberto Herlitzka, Pier Giorgio Bellocchio, Paolo Briguglia, Giovanni Calcagno, Giulio Bosetti, Gianni Schicchi, Roberta Spagnuolo
PRODUCTORA Filmalbatros / RAI Cinema
GÉNERO Drama | Basado en hechos reales

SINOPSIS Italia. En marzo de 1978 una célula de la organización terrorista "Las brigadas rojas" secuestra en plena vía pública -en un operativo en el que mueren sus escoltas- a Aldo Moro, ex primer ministro y presidente de la Democracia Cristiana, quien por entonces negociaba con los comunistas un gobierno de coalición no muy bien visto por influyentes políticos. Moro fue sometido a un juicio popular y durante cincuenta y cinco días se cruzaron comunicados de la organización, cartas personales del secuestrado y declaraciones públicas gubernamentales negándose a negociar. El 9 de mayo apareció el cadáver de Moro sobre un automóvil. (FILMAFFINITY)



Il 16 marzo 1978 Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, venne sequestrato - dopo l'eliminazione della scorta - dal gruppo armato delle Brigate Rosse. Il suo cadavere fu ritrovato il 9 maggio 1978, all'interno del bagagliaio di una Renault rossa, in una strada situata tra la sede della Dc e quella del Partito Comunista. A codesto episodio, tra i più tragici e traumatici nella storia politica dell'Italia repubblicana, sono già stati dedicati due film - “Il caso Moro”, diretto nel 1986 da Giuseppe Ferrara, ed il recente “Piazza delle Cinque Lune” di Renzo Martinelli - e molti libri: ad uno di essi, “Il prigioniero”, scritto assieme a Paola Tavella da Anna Laura Braghetti, custode del recluso e della casa di via Caetani, si è liberamente ispirato Marco Bellocchio per “Buongiorno, notte” (il titolo è tratto da un verso di Emily Dickinson).
Il regista piacentino ha scelto di analizzare il rapporto fra il segregato ed i suoi carcerieri attraverso il punto di vista di Chiara, giovane terrorista preposta alla sorveglianza del prigioniero: la sua vita, divisa tra l'impiego in biblioteca e la gestione della casa - fare la spesa, cucinare, occuparsi dei propri compagni - da una parte, i rituali del “processo” intentato a Moro e l'attesa messianica di una sollevazione delle masse dall'altro, percorre i sentieri d'una dissociazione appena latente che ogni tanto s'appalesa in manifestazioni d'ira (con un collega) o di commozione (le lacrime nell'ascoltare la missiva di Moro al papa).



Mentre i telegiornali scandiscono il succedersi degli eventi esterni, dalla pena di morte sollecitata a caldo da alcuni politici all'alta invocazione di Paolo VI, la vicenda procede verso il suo tragico esito: Moro va verso la propria fine, non prima che l'immaginazione ci abbia mostrato - nella pagina più bella del film - un esito diverso, egli che va via libero, camminando a passo sostenuto e quasi gioioso per le vie della città. Ispirato, a tratti commovente, “Buongiorno, notte” trova in Maya Sansa una protagonista duttile e dotatissima; Roberto Herltizka è indimenticabile nel rendere il dolente itinerario cristologico del proprio personaggio.
Francesco Troiano
http://www.italica.rai.it/scheda.php?scheda=buongiornonotte

1 comentario:

  1. Ciao,i link sono offline, gentilmente potresti riuppare per piacere?

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