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sábado, 30 de julio de 2011

Superstizione - Michelangelo Antonioni (1949)


TITULO Superstizione
AÑO 1949
SUBTITULOS No
DURACION 9 min.
DIRECCION Michelangelo Antonioni
GUION Michelangelo Antonioni
FOTOGRAFIA Giovanni Ventimiglia
MUSICA Giovanni Fusco
PRODUCTOR Giorgio Venturini
PRODUCCION I.C.E.T.
GENERO Documental

SINOPSIS Antonioni indaga en los antiguos rituales de brujería de las regiones del Sur de Italia.


Superstizione, girato nel 1949, è un’antologia di riti propiziatori fondati su singolari credenze popolari, radicate nella cultura contadina, in cui la magia nera e la divinazione si mescolano con un’arcaica forma di medicina, in quello che sembra il retaggio della stregoneria medievale. 
http://cinerepublic.film.tv.it/quando-non-erano-famosi-8-michelangelo-antonio/1495/



COMENTARIOS
Superstizione avrebbe dovuto essere una specie d’inchiesta sul persistere di credenze magiche in un villaggio delle Marche. Se si confronta il filmato con la sceneggiatura originale si ha l’impressione di trovarci di fronte a due opere totalmente diverse. «È accaduto - precisa Antonioni - che a un certo momento il produttore ha interrotto le riprese dicendo che il film “era finito”. Sembra che i membri della commissione di censura siano rimasti scandalizzati dalla visione di certe forme barbariche di superstizione e medicina popolare esistenti nelle Marche, come se fosse colpa mia». 
Aldo Tassone

L’indagine che l’autore ha svolto con Superstizione (1949) è in realtà la modificazione - cui fu costretto - di un’idea più ampia e articolata. In quel che resta si può scoprire l’interesse per il tema dell’ambiguità degli atteggiamenti. Il rito come difesa (la morte, il malocchio ecc.), che rimane tutto in superficie, e suona falso. Ma forse c’è qualcosa di più e di diverso: il senso delle cose caricate di significati ulteriori per un’abitudine inverata al simbolo. Tutti temi, comunque, che si sviluppano compiutamente solo nel soggetto originale.
Giorgio Tinazzi

Sulla sopravvivenza di credenze e pratiche superstiziose in un paesino delle Marche, descritti nei dettagli di gesti quotidiani e piccole operazioni rituali. Montaggio originale manomesso dal produttore con aggiunta di materiale non girato dal regista, il quale, alla presentazione alla Mostra del documentario di Venezia, nel 1948, ne rifiuta la paternità, lasciandola a Giorgio Venturini. Da Invito al cinema di Antonioni, Milano, Mursia, 1999, p. 47
David Gianetti
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=49649


 

1 comentario:

  1. Ninguno tiene subtítulos,ya los ví en italiano y los borré,ahora quiero recuperarlos aunque sea en V.O.
    Muchas gracias.

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