ESPACIO DE HOMENAJE Y DIFUSION DEL CINE ITALIANO DE TODOS LOS TIEMPOS



Si alguién piensa o cree que algún material vulnera los derechos de autor y es el propietario o el gestor de esos derechos, póngase en contacto a través del correo electrónico y procederé a su retiro.




lunes, 31 de octubre de 2011

7 Chili In 7 Giorni - Carlo Verdone (1989)


TITULO 7 chili in / giorni
AÑO 1986
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DIRECCION Luca Verdone
ARGUMENTO Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luca Verdone
GUION Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luca Verdone
PRODUCTOR Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
FOTOGRAFIA Danilo Desideri
MONTAJE Antonio Siciliano
MUSICA Pino Donaggio
ESCENOGRAFIA Franco Velchi
GENERO Comedia
INTERPRETES Y PERSONAJES
Renato Pozzetto: Silvano Baracchi
Carlo Verdone: Alfio Tamburini
Silvia Annichiarico: Samantha Tamburini
Fides Stagni: la nonna di Samantha
Annabella Schiavone: la cantante lirica
Franco Adducci: il monsignore
Giuseppe D'Aloja: il pugile
Tiziana Pini: la bella signora
Franco Diogene: l'assessore Turri
Elena Fabrizi: sora Rosa
Fabrizio Sergi: Paolone
Bruno Bilotta: fratello di Samantha
Hal Yamanouchi: il domestico
Dante Fioretti: il padre di Baracchi
Fiammetta Baralla: paziente della clinica

SINOPSIS ue medici furbacchioni aprono una clinica di lusso per cure dimagranti. Fallita l'impresa, la trasformano nella trattoria Ai due porconi dove ci si abboffa a non finire. Prolisso film comico di taglio barzellettistico. Per il suo esordio L. Verdone si è fatto aiutare dal fratello Carlo che gli ha fornito anche (inutilmente) 2 abili sceneggiatori come Benvenuti e De Bernardi. Che dire? La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. (Il Morandini)


Trama
Laureati in medicina con il minimo dei voti, due ex colleghi di corso, Alfio Tamburini (Carlo Verdone) e Silvano Baracchi (Renato Pozzetto), si reincontrano casualmente dopo tanti anni e si raccontano i propri fallimenti lavorativi. Alfio ha sposato Samantha (Silvia Annichiarico), una donna ricca ma con una famiglia alle spalle decisamente invadente, e ha aperto un centro estetico riducendosi a fare il massaggiatore e callista, mentre Silvano fa il venditore di cosmetici porta a porta, nascondendo nel doppio fondo della valigetta un ricco campionario di articoli erotici e preservativi dai nomi fantasiosi. Al termine della chiacchierata (e dopo aver occultato quello che credono il cadavere di un onorevole rimasto intrappolato nella sauna del centro di Alfio, ma che in realtà non è affatto morto) i due decidono di dare una svolta alla loro vita e, su idea di Silvano, riadattano il magnifico casale campagnolo di proprietà di Samantha in una modernissima casa di cura per obesi, con cui sperano di diventare ricchi. Aiutati da un professore di dubbia fama che gli rifila una "pappa" dimagrante dalla formula supersegreta e da una procace infermiera, aprono Villa Samantha.
Richiamati dalla pubblicità il cui slogan è appunto 7 chili in 7 giorni e pagamento a risultati ottenuti, in breve tempo affluiscono alla casa di cura un gruppetto di ciccioni di ambo i sessi: un pugile ignorante, una dolce coppia di innamorati di mezza età che vuole perdere peso perché non riesce più a fare l'amore, una simpatica vecchietta romana dalla battuta pronta, un Vescovo che teme di sfigurare quando andrà in missione in Africa presso i bambini che muoiono di fame, una esuberante cantante lirica, un'affascinante e filiforme signorina di cui i due protagonisti s'invaghiscono e Paolone, un ragazzetto riottoso e cattivo che escogita ogni stratagemma per rubare il cibo e non seguire il programma di Alfio e Silvano . Il tempo passa tra allenamenti sfibranti, ginnastica, piatti vuoti per la severissima "dieta" (che in pratica si basa sul digiuno totale e assunzioni della famigerata "pappa") e i malumori dei pazienti che iniziano ad avere dubbi sull'efficacia del metodo. Non solo: Samantha deve firmare un mucchio di cambiali per i lavori di adeguamento del casale, mentre i suoi fratelli sbraitano dando ad Alfio dell'inetto. Quest'ultimo sembra incapace di gestire la situazione e tra assegni postdatati e tranquillanti trangugiati come caramelle incarica Silvano di rabbonire la donna ad ogni costo, pena il fallimento.
Contemporaneamente, a Villa Samantha la situazione precipita: Paolone ha sorpreso la bella signorina e Silvano in atteggiamenti intimi (la donna in realtà si era solo concessa in cambio di cibo) e non esita a raccontarlo a tutti, suscitando le vive proteste degli altri pazienti e dello stesso Alfio, invidioso dell'occasione capitata all'amico. Ormai fuori controllo i ciccioni irrompono nelle cucine e fanno razzia di cibarie, segnando di fatto il fallimento del progetto.
Amareggiati dall'insuccesso dell'iniziativa, Alfio e Silvano hanno finalmente l'idea vincente: decidono di cambiare completamente settore, trasformando Villa Samantha in una trattoria tipica che sarà letteralmente presa d'assalto da tutti i loro ex pazienti ora felici di poter mangiare a piacimento.

Edizioni
Del film esiste una versione estesa per la televisione (come era consuetudine all'epoca per i film italiani), detta "long version", con dialoghi e scene molto più ampie e complete rispetto alla versione cinematografica, pesantemente (seppur per volontà del regista) tagliata. Da annotare che in quella estesa, in un battibecco tra il dottor Baracchi (Pozzetto) e Paolone (Fabrizio Sergi) quando ha mostrato lo scatolone con scritto "Biscotti, tartufini, confezione famiglia", Paolone ha esclamato come battuta finale: "Pezzo di m...da!", e subito dopo il dottor Baracchi "M...da sarai tu!", mentre nella versione tagliata sempre in un battibecco tra il dottor Baracchi e Paolone, sempre nella parte dello scatolone dei biscotti e tartufini, come battuta finale Paolone disse: "Bastone affumicato!".
http://it.wikipedia.org/wiki/7_chili_in_7_giorni


 
Errori nei film
Sette chili in sette giorni (1986) [18 errori]
Incongruenza: [N°37243] Pozzetto attira Paolone grazie alla scatola con scritto "Biscotti tartufini". Quando lo acchiappa gli dà una scarica di pugni, però si vede che il primo lo manca clamorosamente, anche se si sente il colpo: infatti il pugno di Pozzetto si abbatte contro il suolo, mancando completamente Paolone.
Doppiaggio/Cartelli: [N°37245] La bilancia con cui i dottori fanno il controllo del peso ai pazienti è di un modello che non apprezza i grammi, ma Pozzetto dice 67 kg e 53 grammi per la signora, ma anche per il monsignore, 168 kg 253 grammi.
FraseFamosa: [N°37246] Pozzetto: "Il micio si presenta cadaverico". Verdone: "E grazie, è morto!"
Continuità: [N°37248] Quando Pozzetto va al supermercato per la cena con la moglie di Verdone, ne esce con una busta stracolma. Nell'inquadratura successiva, però, la busta è molto più vuota.
FinaleSvelato: [N°46484] Pozzetto e Verdone convertono la clinica dimagrante in un affollato ristorante dal nome "Ai 2 porconi".
Incongruenza: [N°46537] Nelle clinica di Verdone e Pozzetto, vi è anche un cardinale. Ma egli è vestito da vescovo (abito nero e viola) e non da cardinale (abito completamente rosso).
Microf./CastTecnico: [N°56803] Dal minuto 34 e 53 secondi al minuto 35 e 36 secondi appare un cavetto (probabilmente appartenente alla telecamera) in fondo al centro, ossia a "sud" dello schermo.
Luci: [N°56804] Quando Pozzetto e il conducente del furgone si recano presso il luogo in cui decidono di occultare il cadavere, nella scena in cui si vedono i fuochi accanto alle prostitute, si vedono i riflessi delle luci (dei fuochi e dei fari del furgone) nel vetro della telecamera... Anche quando si festeggia il compleanno della moglie di Verdone, durante l'ingresso della torta con le candeline accese si vedono i riflessi delle luci nella telecamera.
Doppiaggio/Cartelli: [N°65999] All'inizio del film nel centro estetico un collega dice a verdone che ha messo il timer per segnalare la scadenza dei 5 minuti per la sauna dell'onorevole però non si sente alcun avviso acustico (collegato al timer) fino a quando verdone, nel frattempo a colloquio con pozzetto, non si accorge della "dimenticanza" tramite l'allarme d'emergenza...
Doppiaggio/Cartelli: [N°66002] Verdone fa l'amore con la moglie per evitare di farle vedere il bagno sporco. Poi -parlando- dice però a Pozzetto che con sua moglie non fa nulla da 2 anni...
Incongruenza: [N°66004] La foto di gruppo fatta dal fotografo nel giorno della laurea è diversa, nelle posture ed espressioni facciali dei neo-laureati, da quella che ha verdone nel centro estetico...
Continuità: [N°66005] Dopo la rivolta dei pazienti scoppiata nella clinica, Pozzetto scappa con la vespa ma Verdone, nonostante parta dopo con la bici sottratta al postino, riesce a raggiungere molto velocemente "l'amico"...
Incongruenza: [N°66473] Quando Pozzetto e Verdone la sera si trovano in Villa Pozzetto dice a Verdone di aprire una clinica per dimagrire e che é l`affare del momento, gli dice anche che lo ha visto lavorare con i piedi in mano che é una cosa schifosa, non può averlo visto perché si sono incontrati in quella stessa giornata per la prima volta dopo 15 anni.
Doppiaggio/Cartelli: [N°76367] Parlando della moglie di Verdone, Pozzetto dice che la donna ha bisogno "del sarago", ma dal labiale si vede benissimo che dice "del pesce".
Continuità: [N°77233] All'inizio nella sessione di laurea, Verdone spruzza con champagne Pozzetto che si maccha l'abito, ma successivamente le macchie di bagnato cambiano posizione
Continuità: [N°92840] Verdone presenta la moglie a Pozzetto. Lui le fa il baciamano, lei poi mette le mani sul petto. Stacco, e la donna ha le mani dietro la schiena.
Doppiaggio/Cartelli: [N°92841] Un paio di volte durante il film ci si riferisce a Pozzetto come un "diagnostico". La parola corretta però è "diagnosta".
Continuità: [N°92842] Pozzetto e Verdone si sono cucinati le penne all'arrabbiata, Pozzetto dice: "Guarda che non sono un cuoco, sono un medico!" Verdone è seduto al tavolo, con le braccia in grembo, ma al cambio di inquadratura il braccio destro è appoggiato sopra il tavolo.
http://www.bloopers.it/testo/index.php?id_film=4731&Lettera=S

No hay comentarios:

Publicar un comentario