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viernes, 6 de abril de 2012

Willy Signori e vengo da lontano - Francesco Nuti (1989)


TÍTULO ORIGINAL Willy Signori e vengo da lontano
AÑO 1989
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No 
DURACIÓN 105 min. 
DIRECTOR Francesco Nuti
GUIÓN Ugo Chiti, Francesco Nuti
MÚSICA Giovanni Nuti
FOTOGRAFÍA Gianlorenzo Battaglia
REPARTO Francesco Nuti, Isabella Ferrari, Anna Galiena, Alessandro Haber, Novello Novelli, Cristina Gajoni, Geoffrey Copleston, Claudio Spadaro, Isaac George, Don Powell, Tatiana Winteler, Marco Nataluccio, Silvia Corti, Giovanni Veronesi, Antonio Petrocelli
PRODUCTORA Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica / Union P.N.
PREMIOS 1989: Premios David di Donatello: Nominada Mejor actor secundario (Alessandro Haber)
GÉNERO Comedia

SINOPSIS Willy se ve envuelto en un accidente de coche. La novia del hombre que murió en el accidente por culpa de Willy está esperando un bebé. Así que decide cuidar de ella y del bebé. (FILMAFFINITY)


Willy Signori è un giornalista del Corriere della sera, addetto alle notizie di cronaca nera. Ironia della sorte, uno dei tanti incidenti d'auto di cui scrive per il suo giornale, capita proprio a lui: un ubriaco gli taglia la strada contromano, finendo in un burrone. Qualche tempo dopo in redazione si presenta una ragazza incinta che gli da dell'assassino, essendo la fidanzata del defunto. Willy cerca di rimediare, sebbene la colpa della tragedia non sia sua, portandole dei soldi a casa, quasi tutti i suoi risparmi. Ma lei, Lucia, li brucia. Però è solo questione di tempo: la tragedia, ma soprattutto, l'arrivo di un'anima innocente che non conoscerà mai il padre, avvicina i due con Willy che le dà mille premure. Premure che gli portano inevitabilmente non pochi problemi col lavoro, ma anche col fratello disabile Ugo (Alessandro Hobel) e la compagna Alessandra (Anna Galiena).
Film più divertente e ironico della carriera di Nuti; tante sono le gag esilaranti, la storia è ben costruita e scorre piacevolmente. Divertimento, dramma e riflessione si mescolano piacevolmente, con una sapienza che tocca un livello che Nuti nella sua carriera non è riuscito più a trovare. Tante sono le trovate geniali: il fratello disabile convinto che il caldo dell'Africa (dov'è nato) possa guarirlo; la vicina di casa tonta pornostar in pensione; gli animali che di tanto in tanto appaiono e sfidano Nuti; la compagna che fa sesso violento; il lavavetri e le sue manie di pulizia...
Un lungometraggio poco noto, che meritava maggiore considerazione.
http://lucascialo.blogspot.com.ar/2010/11/francesco-nuti-parabola-drammatica-di.html


TRAMA
Willy Signori, giornalista di cronaca nera di un quotidiano milanese, è abituato a trascorrere le sue monotone giornate incontrandosi con la fidanzata Alessandra, una professoressa di anatomia patologica, ed accudendo a casa Ugo, il fratello paralitico con cui vive. Coinvolto senza colpa in un mortale incidente automobilistico, viene aggredito da una giovane donna, Lucia, che lo accusa con estrema determinazione di essere l'assassino del suo fidanzato che si trovava alla guida dell'autovettura. Willy, sconvolto da un assurdo senso di colpa, decide di occuparsi di Lucia e della sua maternità. La sua tranquilla vita viene stravolta: comincia a farsi carico della ragazza, sopportandone grinta e nervi, portandone il peso su e giù per le scale della modesta casa di lei, occupandosi di orari e medicine, seguendone la ginnastica preparatoria, perfino parlando al nascituro che ha cominciato a muoversi nel grembo materno. Willy trascura Alessandra e fa i salti mortali tra il lavoro e la casa e gli tocca ascoltare, quando rientra stanco morto, le lamentele del fratello, che vive soltanto del proprio problema e che altro non sogna che di partire con lui per l'Africa, dove, a suo dire, il gran sole potrebbe anche farlo guarire. La doppia vita di Willy è stressante e deve lottare continuamente contro il tempo e la fatica. Quando Alessandra scopre la verità, certa che il nascituro sia frutto del tradimento di Willy, tenta di liquidare Lucia con un assegno. La ragazza, invece, getta l'assegno nel gabinetto lasciando a Willy una lettera: se ne tornerà a casa dai genitori e loro due non si vedranno più. Willy, trovato per puro caso quell'assegno stinto ma intatto, decide, amareggiato, di lasciare con il fratello l'Italia e se ne va a scrivere articoli in Marocco, dove Ugo, tutto felice e abbronzato, dalla sua carrozzella ribatte la palla ai ragazzini del luogo. Improvvisamente arriva Lucia a chiedere amore per sé e per quel bambino che deve nascere e ha bisogno di un padre.

CRITICA
"La sceneggiatura inanella i temi tipici delle pellicole di Nuti (si sente tuttavia questa volta la mancanza di Vincenzo Cerami), ossia l'Assenza, la Privazione, un certo sradicamento, l'Impotenza. Purtroppo la regia fa di tutto per alleviarne il peso in sede filmica, a vantaggio della stralunata e surreale performance del protagonista..." ('Segnocinema').
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=4703&film=Willy-Signori-e-vengo-da-lontano

 

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