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lunes, 4 de junio de 2012

L'Assassino - Elio Petri (1961)


TÍTULO ORIGINAL L'assassino
AÑO 1961
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Incorporados)
DURACIÓN 105 min.
DIRECTOR Elio Petri
GUIÓN Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa, Tonino Guerra, Elio Petri
MÚSICA Piero Piccioni
FOTOGRAFÍA Carlo Di Palma
REPARTO Marcello Mastroianni, Micheline Presle, Cristina Gaioni, Salvo Randone, Andrea Checchi, Francesco Grandjacquet, Marco Mariani, Franco Ressel
PRODUCTORA Coproducción Italia-Francia; Vides Cinematografica / Société Générale de Cinématographie (S.G.C.) / Titanus
PREMIOS 1961: Festival de Berlín: Sección oficial de largometrajes
GÉNERO Thriller. Drama | Crimen

SINOPSIS Alfredo Martelli, un joven anticuario de turbio pasado, es detenido por la policía. Tras ser sometido a un interrogatorio de varias horas, el Comisario Palumbo le comunica que es el principal sospechoso de la muerte de Adalgisa De Matteis, una de sus acaudaladas amantes. Durante su estancia en la comisaría, evoca diversos episodios de su sórdido pasado y llega a la conclusión de que él es el responsable de lo que le está pasando. (FILMAFFINITY)


Un antiquario in piena ascesa socio-economica (Marcello Mastroianni) viene accusato dell’omicidio della sua ex amante (Micheline Presle) con prove apparentemente schiaccianti. Il commissario che investiga sul suo caso (Salvo Randone) sin dall’inizio non ha alcun dubbio: l’uomo è colpevole e può essere sottoposto a qualsiasi trattamento purché confessi.
Il risultato sarà un forzato esame di coscienza che renderà palese all’antiquario quanto siano squallidi la sua vita e il suo ambiente.
L’eccellente coppia di attori Mastroianni-Randone (Nastro d’argento ’62 come miglior attore non protagonista) domina una trama ben costruita – tra gli autori, Tonino Guerra.
Petri pone l’accento prima sull’angoscia, poi sullo scoramento dell’indiziato, cui non viene concesso mai il “beneficio del dubbio”; ogni espediente, ogni tipo di pressione psicologica è concessa e alla fine anche lo spettatore è costretto dubitare circa l’innocenza dell’uomo la cui vita viene impietosamente svelata minuto dopo minuto, attraverso incalzanti e significativi flashback.
Nella sua ascesa verso una ambita posizione di “benessere” economico, l’antiquario ha dovuto infatti accettare una serie di compromessi ed agire in modo spesso riprovevole: ha truffato gli amici comprando a poche lire oggetti antichi rivendendoli poi a prezzi altissimi, si è lasciato sedurre dalla moglie di uno di loro per trarne vantaggi economici, ha ingannato la sua ingenua e fedele cameriera offrendola ad un cliente. Nonostante debba sopportare situazioni al limite della tortura psicologica, l’uomo è soprattutto vittima del “processo” che fa al suo passato in cerca degli elementi che la Giustizia potrebbe usare per accusarlo, scoprendosi in troppe occasioni colpevole di atti ignobili.
E quando il vero assassino della sua ex amante finalmente confessa, l’antiquario lascia il carcere, apparentemente sconvolto da ciò che ha visto osservandosi per la prima volta attraverso lo specchio della sua coscienza latitante; ma basteranno pochi giorni per far scomparire ogni pentimento o rimorso e l’uomo ritornerà alla sua squallida esistenza così come la aveva vissuta prima del giorno dell’arresto.
Già maturo nonostante fosse alla sua prima regia – aveva fatto esperienza come soggettista – Petri affronta con stile inconfondibile le tematiche che sarebbero poi divenute centrali nel suo cinema, quel rapporto suddito-autorità giunto alla massima espressione nel capolavoro Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. I metodi della polizia sono incivili, l’atteggiamento del commissario è sconcertante: il cittadino-suddito è in balia della Giustizia – o meglio di chi dovrebbe amministrarla – indifeso ed apparentemente senza diritti.
Neanche la “società” si salva da questo affresco davvero poco edificante; come affermato dallo stesso regista: «oggi i personaggi del neorealismo non sono più quelli di un tempo, c’è un ritorno ai miti borghesi, al mito del denaro, al mito del sesso, uno spreco di energie senza un vero profondo sforzo spirituale[…]Un fenomeno che provoca la corruzione. Un tempo, c’erano cose più serie, più vere, c’era una rivoluzione, c’era da costruire una repubblica[…]»*.
Non manca una certa ironia nel proporre questa storia, amara e spiacevole, che ha il pregio – come molte altre raccontate da Petri – di essere terribilmente attuale.
Senza tempo.
* Gabriella Guidi. Elio Petri e i segreti delle coscienze, in Rivista del cinematografo, n. 3, 1962, pp. 90-91
http://www.pianosequenza.net/public/post/lassassino-maturo-esordio-di-elio-petri-160.asp

"Film d'esordio di Elio Petri. L'assassino è un film che esteriormente ricorda i gialli psicologici di scuola francese e americana. Ma la sua suggestione affabulatoria, l'umorismo e le trovate disseminate nel corso del racconto, le annotazioni sui fatti marginali della vita quotidiana lo apparentano piuttosto alla commedia di costume. Storia di una 'nevrosi da normalità' e meditazione sul rapporto suddito-autorità, il film si propone come piccolo saggio di psicoanalisi volgarizzata, rivisitando, con intenti di denuncia, quegli ambienti della media borghesia che da sempre costituiscono il territorio esclusivo della commedia all'italiana. Ritratto di un uomo mediocre e meschino (Mastroianni, dimesso e spaurito, regge bene il gioco), L'assassino, che fu costretto alla censura a subire alcuni tagli per aver mostrato la polizia italiana a operare con metodi illegali, ricorre a frequenti contrazioni e dilatazioni del tempo cinematografico nei modi cari alla nouvelle vague".
Emiliano E. Zammitti
http://cromosomacinema.blogspot.com.ar/2012/02/lassassino-elio-petri-1961.html

6 comentarios:

  1. Vaya equipazo de guionistas, ¿no? Por ahí andan los guionistas de Fellini, Antonioni, Visconti... Elio Petri es uno de mis directores fetiche, gracias por compartir.

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  2. Hola Amarcord, gracias de nuevo por subir estas peliculas que de otro modo sería imposible ver. Gracias por todo!

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  3. Buena Pelicula. Es la que esta basada en el Libro de Camus El Extranjero. Genial Mastrionani. Soy un admirador de este gran actor. Gracias por subir estas peliculas.

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  4. El film es realmente bueno, pero he descargado los 6 archivos y solo se ve una parte de la peli, los primeros 42 min. despues que el vlc me pide de repararla. no entiendo que pasa...

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  5. Ciao, grazie per il magnifico lavoro sul tuo blog. Purtroppo il file LA-EP (1961).avi.005 sul server www21.zippyshare.com non è più disponibile, ti sarebbe possibile fare un re-upload? Grazie. Buona giornata

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