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viernes, 12 de octubre de 2012

Il Gatto - Luigi Comencini (1977)


TITULO ORIGINAL Il gatto
AÑO 1977
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 115 min.
DIRECCION Luigi Comencini
GUION Rodolfo Sonego, Augusto Caminito, Fulvio Marcolin
REPARTO Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru, Dalila Di Lazzaro, Jean Martin, Aldo Reggiani, Adriana Innocenti, Armando Brancia, Philippe Leroy, Angelo Matacena, Bruno Gambarotta, Luigi Comencini, Mario Brega, Raffaele Curi, Fabio Gamma, Matteo Spinola, Vittorio Zarfati, Franco Santarelli, Piero Saraceni, Pino Patti
FOTOGRAFIA Ennio Guarnieri
MONTAJE Nino Baragli
MUSICA Ennio Morricone
PRODUCCION Sergio Leone para Rafran Cinematografic
GENERO Comedia / Giallo

SINOPSIS Un vecchio e decrepito palazzo romano a fitto bloccato è di proprietà di Amedeo Pecoraio e di sua sorella Ofelia, maturi zitelli. Una società immobiliare offre loro una grossa somma a condizione che tutti gli inquilini siano sfrattati. La morte per veleno del loro soriano offre ai due proprietari il pretesto per spiare la vita degli inquilini resistenti. Come in Lo scopone scientifico, soggetto e sceneggiatura (con Augusto Caminito) sono di Rodolfo Sonego: il tono generale è più cupo e crudele, ma eccede nella tensione verso la metafora a scapito della verosimiglianza. È uno dei film degli anni '70 che segnano, all'insegna del pessimismo, la fine della commedia italiana, egemone nel decennio precedente. Infallibile duo Tognazzi-Melato. Musica: Ennio Morricone. Prodotto da Sergio Leone. (Il Morandini)


"Il gatto", film del 1977 diretto dal maestro Comencini, racconta le avventure venate di risvolti gialli dei due protagonisti, il maturo scapolo Amedeo (Ugo Tognazzi) e sua sorella Ofelia (Mariangela Melato). I due “zitelli” possiedono un gatto soriano e un palazzo ad affitto bloccato nel centro storico di Roma, il cui valore sta soprattutto nel terreno su cui sorge: l’unica condizione per ottenere il patrimonio offerto da una società immobiliare è lo sfratto di tutti gli inquilini.
Il film è un apologo della bassezza della piccola borghesia, l'umanità mediocre e torbida che si nasconde dentro i grandi complessi urbani. Ogni inquilino della palazzina ha segreti peccati, ognuno ha qualcosa da nascondere.
La straordinaria coppia Melato-Tognazzi mette in scena due fratelli in eterno conflitto ma complici nella brama di guadagno, un rapporto familiare trasformato in una società con l'esclusivo scopo di accumulare denaro.
http://www.lascighera.org/bottana-industriale-socialdemocratica-il-gatto
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Il gatto è un film del 1977 diretto da Luigi Comencini e interpretato, tra gli altri, da Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Michel Galabru, Dalila Di Lazzaro e Philippe Leroy, oltre all'inconsueta apparizione dello stesso Comencini.

Trama 
I pettegoli e avidi fratelli Amedeo e Ofelia Pegoraro, hanno ricevuto in eredità un vecchio condominio in centro a Roma, nel quale abitano e dal quale traggono il loro sostentamento, incassando le magre pigioni dei vetusti appartamenti. Dopo aver ricevuto un'allettante offerta economica per la vendita del palazzo, a condizione che sia libero da persone e cose, si dedicano con costanza nel convincere, con ogni mezzo a disposizione, gli inquilini a lasciare i loro appartamenti e trasferirsi altrove.
Operando una certosina attività investigativa, che non esclude la perquisizione degli appartamenti durante l'assenza degli occupanti, allo scopo di ottenere informazioni con le quali ricattare gli affittuari e costringerli al trasferimento, gli astuti fratelli hanno buon gioco nell'eliminare molti locatari. In un caso, riescono persino a far arrestare un'insospettabile coppia di anziani concertisti, spesso assenti per le continue tournée all'estero, dopo aver scoperto che arrotondano gli stipendi trasportando droga. Poco dopo riescono a far arrestare la tenutaria di una scuola di scacchi, in realtà tenutaria di una casa di tolleranza e portano alla luce loschi intrighi di mafia e corruzione che coinvolgevano altri inquilini: il sig. Garofalo e un uomo tedesco dedito a rapporti diplomatici per mezzo di una macchina telescrivente. Anche la bella Wanda, segretaria di un importante uomo d'affari risulta implicata in una storia di ricatti e mazzette ed è costretta a fuggire. Il sacerdote Don Pezzolla, di cui Ofelia è invaghita, viene invece trasferito dalla curia a seguito di lettere anonime spedite da Amedeo mentre il proprietario di una sartoria ubicata nello stabile finisce in manette, a seguito di una denuncia di Ofelia, per mancato versamento dei contributi a beneficio dei dipendenti agli enti previdenziali.
Amedeo e Ofelia mostrano di essere candidamente privi di ogni scrupolo morale e mantengono un infantile comportamento reciprocamente ostile e dispettoso, ma la loro alleanza e determinazione nel perseguimento del comune obiettivo è incrollabile ed efficace.
Il raggiungimento dell'agognato traguardo è impedito però dal ritorno di Wanda che, dopo l'arresto di Garofalo e del ricco uomo d'affari (giá suo datore di lavoro) non si sente piú minacciata...
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_gatto

Trama
Proprietari di un decrepito palazzo ad affitto bloccato il cui valore è soprattutto quello del terreno su cui sorge, e di un gatto soriano, il maturo scapolo Amedeo e sua sorella Ofelia, nubile, si vedono offrire da una società immobiliare, per il loro stabile, cinquecento milioni a testa: la sola condizione per averli è il previo sfratto di tutti gli inquilini, e sono molti. Aggrappandosi a ogni possibile pretesto legale Amedeo e Ofelia riescono a cacciar via una buona metà dei loro affittuari. Perché possano completare l'opera giunge a buon punto l'uccisione del soriano; compiuta con polpette avvelenate. Fingendo, infatti, di volerne scoprire l'autore, Amedeo s'intrufola ora nell'uno, ora nell'altro appartamento, in cerca di ragioni valide per sfrattarne gli occupanti. Se ne vanno, così, una finta insegnante di scacchi, che ha trasformato il suo alloggio in un bordello, due anziani orchestrali spacciatori di droga. Per far andare via il giornalista americano, Ofelia scrive terribili lettere anonime, mentre a far sloggiare un prete contestatore provvedono i suoi superiori. L'omicidio di un cameriere omosessuale di cui viene incolpato un boss mafioso, e la fuga per paura di una giovane ricattatrice che di quel delitto aveva le prove, sembrano finalmente concludere l'ardua lotta di Amedeo e di Ofelia per mettere le mani sul sospirato miliardo. Sennonché, passata la paura, la ricattatrice ritorna, riprendendo tranquillamente possesso del suo appartamento.

Critica
"E' una sapida 'commedia all'italiana', una commedia di caratteri, il cui inverosimile intreccio, romanzato all'eccesso, è pretesto per una serie di situazioni divertenti, di azzeccate notazioni di costume, di esasperati 'ritratti' di vizi individuali e sociali. Nel film campeggiano soprattutto i due bravi protagonisti, che, assecondati da una schiera di altrettanto esperti caratteristi, disegnano con sapiente mestiere le figure di due miserabili campioni di grettezza spirituale e di avidità." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 84, 1978)

Note
- PREMIO DAVID DI DONATELLO 1978 A MARIANGELA MELATO COME MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA.
http://www.cinematografo.it/pls/cinematografo/consultazione.redirect?sch=16092
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"Il gatto" è il classico film che a tutto punta, tranne alla grandezza; è evidente che vuol restare piccolo, con le debolezze della sceneggiatura, che servono a rendere la comicità magari non più sottile, però sicuramente meno grassa e meno facile. Del gioco fa parte anche la scelta di relegare un attore del calibro di Philippe Leroy in un ruolo marginale, e ridurre due perle del cinema italiano, Ugo Tognazzi e Mariangela Melato, al rango di caratteristi. Il milieu della media borghesia dei condomini d'epoca non merita di più: la presunta dignità di casta è tutta racchiusa negli scheletri nascosti negli armadi e lasciati ad ammuffire tra intonaci scrostati e ringhiere arrugginite. Una storia di bassezze e poco nobili segreti non può certo avvalersi di un tono narrativo solenne e levigato: deve invece esprimersi con voce roca e stridula, attraverso un obiettivo opaco, chiazzato di sporco e umidità. In questo film Comencini ci porge la polvere e i calcinacci ammucchiati negli angoli degli appartamenti, intesi come rifugi per le coscienze non proprio immacolate, dove è meglio non andare a passare lo straccio e la ramazza.  Ma se penoso è chi pecca, penoso è ancor di più chi cerca di fare pulizia; calunniando, ricattando e ficcando il naso negli affari altrui, i due protagonisti, tra voyeurismo, delazioni e pettegolezzi, diventano gli ignari precursori delle attuali modalità, mediatiche  e invasive, di esercitare la giustizia.
OGM
http://www.filmtv.it/film/2991/il-gatto/

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