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lunes, 29 de abril de 2013

...a tutte le auto della polizia - Mario Caiano (1975)


TITULO ORIGINAL ...a tutte le auto della polizia
AÑO 1975
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Inglés (Separados)
DURACION 95 min.
DIRECCION Mario Caiano
ARGUMENTO Novela "Violenza a Roma" de Massimo Felisatti y Fabio Pittorru
GUION Massimo Felisatti, Fabio Pittorru
REPARTO Antonio Sabàto, Enrico Maria Salerno, Gabriele Ferzetti, Elio Zamuto, Ettore Manni, Luciana Paluzzi, Bedy Moratti, Gloria Piedimonte, Franco Ressel, Marino Masé, Margherita Horowitz, Andrea Lala, Tino Bianchi, Ida Di Benedetto
FOTOGRAFIA Pier Luigi Santi
MONTAJE Romeo Ciatti
MUSICA Coriolano Gori
PRODUCCION Capitol Jarama
GENERO Policial

SINOPSIS La figlia sedicenne di un noto chirurgo romano viene trovata cadavere nel lago di Albano. Dopo aver battuto una falsa pista, la polizia scopre un traffico di minorenni. Poliziottesco all'italiana con qualche ambizione di critica del costume sulla borghesia romana degli anni '70. Salerno e Ferzetti danno decoro a personaggi scritti con la carta carbone. (Il Morandini)



TRAMA:
Fiorella Icardi, figlia sedicenne di un celebre chirurgo romano, scompare misteriosamente e viene poi ritrovata cadavere sul fondo del lago di Albano. Un colpo d'arma da fuoco alla nuca ed altri indizi fanno dapprima concentrare i sospetti della polizia, che si è messa alacremente al lavoro su di un certo Enrico Tummoli, detto Mammone, incallito guardone e proprietario di una trattoria. Seguendo le mosse di Carla, una compagna di scuola di Fiorella, si viene a scoprire un vero e proprio traffico di minorenni di buona famiglia, diretto da Franz Hekker (alias Franz Pagano), di origine olandese. Nel giro è implicato pure il Consigliere Mordini, più volte ministro e grande nume protettore di Icardi, il questore, però è stranamente interessato ad attribuire tutte le colpe ad Enrico Tummoli ed a chiudere subito la faccenda. Questo anziano vizioso viene però eliminato e la stessa sorte tocca al ginecologo della casa di appuntamenti ed allo stesso Franz Pagano. Le tracce dei copertoni dell'auto e la verifica di altri particolari conducono, infine, lo zelante Commissario Carraro a mettere le mani sul pluriomicida dott. Giacometti, collega ed amico di famiglia di Icardi.
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=16112&film=-a-tutte-le-auto-della-polizia

CRITICA
[…] Pur avendo a disposizione una schiera di attori collaudati Caiano non riesce ad imprimere il ritmo giusto al racconto. Ci sono pause e ristagni, inutili sottolineature grandguignolesche, il ricorso ad espedienti logori, insomma una cinematografia di serie minore. Antonio Sabàto ed Enrico Maria Salerno sono i due commissari. Non molto convinti, a dire il vero. Si vede anche in qualche scena Gabriele Ferzetti.
C.R. - Il Giorno - 10/09/1975

[…] Mario Caiano ha diretto [il film] attenendosi alle regole d’uso, puntando ora sulla violenza, ora sull’azione, ora sulla suspense, ma con discontinuità, senza mai impegnarsi a fondo e poco curandosi di imprimere al racconto il ritmo che gli sarebbe stato congeniale. Antonio Sabato, Enrico Maria Salerno, Luciana Paluzzi e Gabriele Ferzetti gli interpreti principali, sacrificati in ruoli disegnati con approssimazione si fanno apprezzare per buona volontà insieme alla giovane promettente nuova stellina Gloria Piedimonte.
Cer. - Il Messaggero - 01/11/1975


Fiorella Icardi ( Adriana Falco) , figlia sedicenne di un barone della medicina, il professor Icardi (Gabriele Ferzetti) ammanigliato con politici e affarista senza scrupoli, scompare di casa misteriosamente. Il padre,il professor Icardi, coinvolge immediatamente le sue conoscenze, e alla polizia arriva l’ordine di impegnare tutte le forze nella ricerca della ragazza. Carraro (Enrico Maria Salerno), il capo della squadra mobile, delega alle stesse il commissario Solmi (Antonio Sabato), uomo burbero ma ligio al dovere e l’ispettrice Giovanna Nunziante (Luciana Paluzzi); seguendo la flebile pista lasciata dalla ragazza, che è andata via di casa senza soldi e con il motorino, con l’aiuto di cani addestrati, i due riscono a individuare il posto in cui giace il cadavere della povera Fiorella; è a pochi metri dalla riva, nel lago, legata al suo motorino. L’assassino le ha sparato un colpo alla nuca.
Il motivo diventa chiaro durante l’autopsia; la ragazza infatti era incinta di tre mesi. Grazie ad una soffiata involontaria, Solmi rintraccia Tummolo, un guardone che si apposta tra gli alberi nel bosco che circonda il lago per spiare le coppiette eapprende così, nonostante l’evidente reticenza dell’uomo, che la ragazza una volta a settimana si recava sul posto per amoreggiare con un uomo in possesso di un auto bianca con targa straniera.
Ma è l’ispettrice Giovanna a determinare la svolta nelle indagini: seguendo Carla (Gloria Piedimonte), un’amica di Fiorella, arriva a scoprire un giro di prostituzione minorile capeggiato da Franz Hekker, un losco individuo già implicato in precedenza in traffici del genere. Durante l’irruzione alla villa di Hekker, la polizia trova foto compromettenti delle ragazze e una lunga lista di nomi di personaggi in vista, fa cui un ex ministro. La polizia sospetta sia di Hekker che di Tummolo, ma quest’ultimo vine ucciso dal misterioso assassino.
La stessa fine fa dapprima il ginecologo che aveva visitato Fiorella, poi Carla, che si era rifugiata in casa di Hekker. Il misterioso killer sta eliminando una ad una tutte le tracce che potrebbero portare alla sua identificazione, ma una brillante trappola, preparata da Solmi, porterà alla scoperta della sua identità, con colpo di scena finale.
A tutte le auto della polizia, diretto da Mario caiano nel 1975, è un ibrido che potrebbe tranquillamente appartenere alla categoria thriller così come a quella, di gran fortuna in quegli anni, del poliziesco all’italiana. La trama è ben congegnata, e non manca la suspence per tutta la durata del film, grazie anche allo stuolo di bravi attori che fanno parte del cast, a partire da Gabriele Ferzetti, nei panni dell’arrogante professor Icardi, del sempre bravo Enrico Maria Salerno, il capo della mobile Carraro, di Antonio Sabato, un cinico e disincantato ispettore Solmi e della sempre bella Luciana Paluzzi. Bene anche Gloria Piedimonte, che ha una buona parte nel film; l’attrice avrà il suo momento di celebrità ballando nella sigla della trasmissione musicale televisiva Discoring.
Nel film compare, per pochi istanti, e nuda come suo solito il futuro onorevole Ilona Staller, nel ruolo di una prostituta che lavorava nella villa. Tutto sommato un buon lavoro, come al solito stroncato dai critici poco propensi a riconoscere una qualche dignità ai film di produzione italiana, definiti sprezzantemente B movie. Solo qua in patria, però, visto che negli Usa furono molti i registi che si ispirarono al cinema italiano per prendere idee.
http://filmscoop.wordpress.com/2009/02/28/a-tutte-le-auto-della-polizia/
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Il malcostume nell'alta borghesia romana
Fiorella, figlia sedicenne di un barone della medicina, scompare di casa. Il padre coinvolge le sue conoscenze, alla polizia arriva l’ordine di impegnare tutte le forze nella ricerca. Il capo della squadra mobile delega un commissario burbero ma ligio al dovere e un'ispettrice; seguendo una flebile pista i due riescono a individuare il cadavere della ragazza, uccisa con un colpo alla nuca. Durante l’autopsia si scopre che era incinta di tre mesi. L'assassino è stato visto da un guardone, titolare di una trattoria e da Carla, un'amica di Fiorella. Seguendo Carla, si viene a scoprire un vero e proprio traffico di minorenni di buona famiglia, diretto da un'olandese. Irrompendo nella sua villa, la polizia trova foto compromettenti delle ragazze e una lunga lista di nomi di personaggi in vista, fa cui un ex ministro legato al chirurgo. Dapprima i sospetti cadono sul guardone, ma l'anziano vizioso viene ucciso, così come un ginecologo che praticava gli aborti clandestini alle ragazze e lo stesso olandese. Anche Carla, che si era rifiugiata nella casa di quest'ultimo, subisce la stessa sorte: l'assassino cerca di eliminare tutte le tracce che potrebbero identificarlo, ma una trappola intelligente, preparata dal commissario, lo smaschererà. Tratto dal romanzo “Violenza a Roma” di Massimo Felisatti e Fabio Pittorru (che sceneggiarono il film), un film molto interessante con un ottimo cast. Un po' lento nella prima parte, ma poi la storia scorre in una trama piuttosto intricata dove, come ne “La polizia chiede aiuto” dell'anno prima, il giallo finisce per prevalere sul poliziottesco. Buone musiche di Lallo Gori. Belle location. Molti nudi di giovinette. Solida regia di Mario Caiano. Nel finale si rientra nel poliziottesco da cui si era usciti per buona parte del film, con un colpo di scena che delude però chi si aspetta una soluzione coerente con la trama gialla e costituisce forse l'unico punto veramente debole del film.
Paolo 67
http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=623969

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