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martes, 23 de abril de 2013

Lo chiameremo Andrea - Vittorio De Sica (1972)


TÍTULO ORIGINAL Lo chiameremo Andrea
AÑO 1972
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACIÓN 100 min.
DIRECTOR Vittorio De Sica
GUIÓN Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Cesare Zavattini
MÚSICA Manuel De Sica
FOTOGRAFÍA Ennio Guarnieri
REPARTO Nino Manfredi, Mariangela Melato, Anna Maria Aragona, Giulio Baraghini, Maria-Pia Casilio, Donato Di Sepio
PRODUCTORA Verona Produzione
GÉNERO Comedia

SINOPSIS Paolo y Maria Antonazzi, un matrimonio de maestros de escuela, están deseando ser padres, pero como sus deseos no se cumplen, buscan la ayuda de un médico suizo. Parece que Paolo está perfectamente, por lo que se supone que el problema podría ser de Maria. Entonces ella decide fingir que está embarazada y con su marido prepara una habitación para el bebé. (FILMAFFINITY)


TRAMA:
Paolo e Maria Antonazzi, insegnanti in una scuola elementare di Roma, si vogliono bene, ma si dolgono di non avere un figlio. Stanco di sentirsi dire dalla moglie che la colpa è sua, l'uomo si decide a consultare uno specialista svizzero, il quale sentenzia, invece, che la mancata maternità di Maria dipende da una sua imperfezione organica. Si tratta di cosa da poco, rimediabile con l'esercizio fisico, l'aria buona, la serenità. Visto che la loro casa, come la scuola, sorge accanto a un cementificio, che rende l'atmosfera irrespirabile, Paolo installa in camera da letto una tenda a ossigeno, e si presta pazientemente a soddisfare la moglie - che crede di sentire qual è il momento giusto per restare incinta - anche nei luoghi e nelle ore più impensate. Finalmente la notizia tanto attesa: Maria aspetta un bambino. "Lo chiameremo Andrea" annuncia trionfante a Paolo, e dal quel momento si gode l'interminabile serie di rallegramenti degli amici e colleghi. Ma la sua gravidanza, purtroppo, è solo immaginaria: quando se ne accorge, ella trova il coraggio di confessarlo al marito soltanto dopo aver consultato una chiromante, che le consegna un afrodisiaco e le impone di fare l'amore con Paolo in una notte di plenilunio. Il filtro viene bevuto per errore da un collega del marito; quanto all'altra condizione perchè Maria resti incinta, sembra valida.

CRITICA:
"La coppia Zavattini-De Sica, fresca a dispetto dei settanta da entrambi valicati, affronta il problema della coppia senza figli con piglio più patetico che poetico. Il film resta quindi alla superficie del dramma ma ad un livello di buonissimo divertimento, in cui si stemperano anche le amarezze di fondo."
(G. Castellano, Il Resto del Carlino, 28.10.1972)

Paolo e Maria Antonazzi, insegnanti in una scuola elementare di Roma, si vogliono bene, ma si dolgono di non avere un figlio. Stanco di sentirsi dire dalla moglie che la colpa è sua, l'uomo si decide a consultare uno specialista svizzero, il quale sentenzia, invece, che la mancata maternità di Maria dipende da una sua imperfezione organica. Si tratta di cosa da poco, rimediabile con l'esercizio fisico, l'aria buona, la serenità. Visto che la loro casa, come la scuola, sorge accanto a un cementificio, che rende l'atmosfera irrespirabile, Paolo installa in camera da letto una tenda a ossigeno, e si presta pazientemente a soddisfare la moglie - che crede di sentire qual è il momento giusto per restare incinta - anche nei luoghi e nelle ore più impensate. Finalmente la notizia tanto attesa: Maria aspetta un bambino. "Lo chiameremo Andrea" annuncia trionfante a Paolo, e dal quel momento si gode l'interminabile serie di rallegramenti degli amici e colleghi. Ma la sua gravidanza, purtroppo, è solo immaginaria: quando se ne accorge, ella trova il coraggio di confessarlo al marito soltanto dopo aver consultato una chiromante, che le consegna un afrodisiaco e le impone di fare l'amore con Paolo in una notte di plenilunio. Il filtro viene bevuto per errore da un collega del marito; quanto all'altra condizione perchè Maria resti incinta, sembra valida.
(Cinematografo)
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Lo chiameremo Andrea (1972) [5 errori]

Continuità: [N°25693] All'inizio del film, quando i bambini e i maestri sono ancora tutti nel cortile della scuola, il bidello annuncia l'arrivo del direttore e soffia sul muretto per levare la polvere proveniente dal vicino cementificio. Il direttore inizia il suo discorso, ed il cappotto blu che indossa è pulito. Poi l'inquadratura si sposta su Manfredi e la Melato, e quando lui è di nuovo in primo piano ha il cappotto impolverato.

Continuità: [N°25694] Quando Manfredi e la Melato arrivano a scuola, e fino al momento in cui salgono le scale per entrare nell'edificio, la Melato ha ai piedi un paio di scarpe di colore beige. Quando entra in classe, invece, ne ha un paio di colore marrone.
Doppiaggio/Cartelli: [N°25696] Nella scena in cui Manfredi e la Melato litigano a tavola per il fatto di non avere figli, in televisione scorrono spot pubblicitari, fin quando non compare il Mago Zurlì che dà il benvenuto ai bambini "alla diciottesima edizione dello Zecchino d'Oro". Ma nel 1972, anno in cui è stato girato - e in cui è ambientato - il film, lo Zecchino d'Oro era solo alla quattordicesima edizione.

Continuità: [N°25697] La scena del litigio a tavola sopra citata si apre con un primo piano del televisore, che trasmette uno spot pubblicitario del formaggio svizzero. Sotto il televisore, alla destra di chi guarda, c'è un pacchetto di sigarette Marlboro, posizionato di costa con la facciate recante la marca bene in vista. Successivamente Manfredi lo prende in mano per estrarre una sigaretta, ma prima che lo afferrasse era in una posizione diversa da quella precedente, con la facciata recante la marca rivolta in altro senso, e soprattutto senza che nessuno lo avesse toccato prima.

Continuità: [N°34554] La Melato è in classe e sulla lavagna ci sono scritte tre parole (che non ricordo con precisione :( ) ... ad un certo punto lei ha una specie di "visione", crede cioè di essere incinta ed ha uno svenimento... ed ecco che le cose scritte alla lavagna non ci sono più.
http://www.bloopers.it/testo/index.php?id_film=3827&Lettera=L


Due insegnanti di scuola elementare Paolo Antonazzi (Nino Manfredi) e sua moglie Maria (Mariangela Melato) sono sposati da anni ma il loro matrimonio non è allietato dalla nascita di un bambino. Maria si dispera e Paolo prende atto della realtà e, filosoficamente, si affida al destino. Lei vorrebbe farsi fecondare da Carlo Alberto Spadacci (Donato Di Sepio) un muscoloso collega che insegna nel loro stesso istituto ma Paolo non è d’accordo e lei, disperata, tenta il suicidio. La coppia vola in Svizzera per degli accertamenti e Paolo ha la conferma che è sano come un pesce. Maria è sempre più avvilita e mentre Paolo la spinge ad adottare un bambino, lei scopre di essere incinta. Paolo non sta più nei suoi panni per la felicità ma la sua è una gravidanza isterica e Maria non ha il coraggio di comunicare al marito la verità. Si rivolge allora ad una fattucchiera che le dà un filtro d’amor e le dice che deve fare l’amore in una notte di luna piena. Ma il rimedio afrodisiaco è bevuto, per sbaglio, da un loro collega che, preso da un fremito erotico, inizia a tastare la moglie e le altre donne che gli sono accanto. La stessa notte Paolo e Maria si amano egualmente, certi che il tanto desiderato bambino arriverà.
Il punto più basso della premiata e fortunata collaborazione tra De Sica e Zavattini che impaginano una storia imbarazzante per la  banale fragilità del  testo e per la povertà della resa visiva. La vicenda è poco ispirata e non convincono i riferimenti alla crisi della coppia borghese, alle preoccupazioni legate al futuro dell’umanità e gli attacchi contro l’inarrestabile inquinamento (un cementificio sputa notte e giorno della polvere che impedisce ad alunni e ad insegnanti di respirare). Maria appare come un’insopportabile nevrotica che domina, bacchetta e condiziona il marito, un uomo fin troppo passivo e remissivo. Il dolore della coppia per il mancato arrivo di un bebé è banalizzato e lasciato sullo sfondo. Insopportabile la colonna sonora.
http://www.cinemaepsicoanalisi.com/chiameremo_andrea.htm

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